Algoritmo HIV
L'algoritmo terapeutico per l'infezione da HIV può variare in base a diversi fattori, come il profilo di resistenza del virus, la storia medica del paziente e le preferenze individuali. Di seguito è riportato un esempio semplificato di un algoritmo terapeutico comune per l'infezione da HIV:
1. Valutazione iniziale:
- Effettuare un test di conferma per l'infezione da HIV.
- Valutare la storia medica del paziente, inclusa la presenza di comorbilità e l'uso di altri farmaci.
- Effettuare test di laboratorio, inclusi il conteggio delle cellule CD4 e la misurazione del carico virale.
2. Scelta del regime di terapia antiretrovirale (ART):
- Considerare i risultati dei test di resistenza del virus per determinare la sensibilità ai farmaci antiretrovirali.
- Se il virus è sensibile a tutti i farmaci, si può optare per un regime di terapia di prima linea. Questo potrebbe includere una combinazione di inibitori della transcriptasi inversa nucleosidici (NRTI) e un inibitore dell'integrasi (INI) o un inibitore della proteasi (PI) ritonavir-boosted.
- Se il virus presenta resistenza a uno o più farmaci antiretrovirali, è necessario personalizzare il regime di terapia in base ai farmaci disponibili e alla sensibilità del virus.
3. Monitoraggio e follow-up:
- Effettuare controlli regolari per valutare la risposta alla terapia, inclusi test di laboratorio per il conteggio delle cellule CD4 e la misurazione del carico virale.
- Valutare gli effetti collaterali e l'aderenza alla terapia antiretrovirale.
- Se la risposta alla terapia è inadeguata o se si verificano effetti collaterali significativi, è necessario riconsiderare il regime di terapia e apportare eventuali modifiche.
4. Gestione delle comorbilità:
- Valutare e gestire le comorbilità, come malattie cardiache, diabete, ipertensione, coinfezioni (ad esempio, epatite B o C) e disturbi metabolici.
- Considerare le interazioni farmacologiche tra la terapia antiretrovirale e altri farmaci utilizzati per la gestione delle comorbilità.
5. Terapia di salvataggio:
- Se la terapia di prima linea fallisce o se si sviluppano resistenze ai farmaci, è necessario valutare le opzioni di terapia di salvataggio. Questo potrebbe includere l'uso di farmaci di seconda o terza linea con un profilo di resistenza diverso.
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